Il ministero delle Politiche agricole ha assegnato all’impianto de La Favorita – ora gestito dalla società toscana Sipet – le date dei primi convegni ippici del 2021. In corso i lavori per consentire ai cavalli di tornare in pista. Previste una serie di attività collaterali per tenere aperta la struttura tutto l’anno e ricucire il rapporto con la città
Per la riapertura dell’ippodromo il conto alla rovescia è già scattato da qualche giorno. Da quando cioè il ministero delle Politiche agricole ha assegnato all’impianto de La Favorita – ora gestito dalla società toscana Sipet – le prime giornate di corse per il 2021.
La data da segnare sul calendario è il 22 maggio. Sempre a maggio si terranno altri due convegni ippici: il 26 e il 29. Mentre a giugno sono previste ben sette giornate di corse al trotto: il 2, il 5, il 9, il 16, il 19, il 23 e il 30, con una dotazione media di 38.500 euro per evento.
Si andrà avanti fino a dicembre: così hanno deciso al ministero dopo aver inserito La Favorita tra gli ippodromi di fascia “B”. Un risultato importante considerando il lungo stop (oltre due anni e mezzo) delle corse dei cavalli dopo l’interdittiva antimafia emessa dalla prefettura nei confronti della Ires, società che ha gestito l’ippodromo per decenni.
Dalla Ires, la Sipet ha ereditato una struttura con un carico di criticità non indifferente. Aggravate dall’abbandono e dalle razzie compiute durante la chiusura. La società Toscana, che ha vinto il bando del Comune (aggiudicandosi la concessione con un canone di 166 mila euro annui), da mesi è impegnata nella riqualificazione dell’ippodromo. I lavori – per un costo complessivo stimato in 6 milioni di euro – andranno avanti a step anche dopo la ripresa delle corse che, a causa dell’emergenza Coronavirus, in questa prima faase si svolgeranno senza la presenza del pubblico.
Il primo step verrà completato entro il 22 maggio e riguarda la messa a norma della pista e delle scuderie, con l’abbattimento dei fabbricati abusivi e la rimozione dell’amianto. Quest’ultimo intervento è in corso su circa 7 mila metri quadrati tra tettoie di eternit e manufatti vari, che vanno eliminati entro la fine di aprile. Poi c’è tutta la parte tecnologica, con la posa della fibra ottica per le linee dati e il transito dei segnali video e audio, il rifacimento del sistema di cronometraggio, l’installazione di un maxi schermo nella pista e il nuovo totalizzatore.
Il “simbolo” della rinascita dell’ippodromo di Palermo sarà la nuova autostarter: una Lincoln Town Car presidenziale in fase di messa a punto in un’officina nelle Marche. Alla Favorita non ci saranno solo corse di cavalli trottatori. La Sipet infatti ha in cantiere una serie di attività collaterali – dalla ristorazione (lounge bar, pizzeria e trattoria) al parco avventura per bambini – che puntano a ricucire il rapporto tra la città e l’ippodromo. L’impianto di viale del Fante infatti resterà aperto per 360 giorni all’anno, a prescindere dalle corse di trotto. L’idea, che dovrebbe concretizzarsi il prossimo anno, è quella di far diventare l’ippodromo il punto centrale attorno al quale ruoti l’intero parco della Favorita. Un piano ambizioso, in cui l’ippica – a differenza del passato – non sarà l’unica attrattiva.